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ritenere d'autore, sia perchè
tornano sostanzialmente invariate nelle opere successive, sia perchè
non fanno che confermare quello che già sapevamo: il diuturno lavorio
di Riccobaldo, continuamente preoccupato di aggiornare
le opere precedenti con
le nuove acquisizioni. Così pare
curiosa la convinzione della Hankey quando sostiene «che non ha trovato
motivo di pensare che R. sia tornato al Pomerium quando
preparava ilCompendium » 6;
le continue aggiunte, gli adattamenti, le correzioni che
per tutta la vita
Riccobaldo fece al suo lavoro di storico testimoniano invece che non solo
il nostro tornava sui risultati dei suoi lavori precedenti, ma pure che
ne sfruttava al meglio i risultati, magari mutando tono e "stile", come
diceva, al variare dei committenti.
Parte di queste aggiunte riguardano proprio Livio. Adesempio,
nella prima stesura del libro II del Pomerium ,
Riccobaldo aveva parlato di Romolo e Remo sulla base del Chronicon di
Eusebio- Girolamo; poi ,dopo qualche anno, completò il racconto
con ulteriori notizie tratte da Livio I,3,10-11 e 4,3-9, e le inserì
a fianco del testo originario.
In questo primo risultato dell'incontro con lo storico
romano ci sono anche aspetti sconcertanti: il libro III, che pure si apre
con la rubrica De Rome conditione ,
in realtà, nonostante
citi esplicitamente il solo nome di Livio, si rifà
parte a Livio, parte a Martin Polono:
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| | Pomerium :«Anno
nativitatis Abraam MCCLXII, anno secundo sexte olimpiadis, anno tertio regni Achasregis in Iudea, primo anno Osee regis Israel, post excidium Troie annis CCCCXXVIII, ante nativitatem Christi anno DCCLII, XI kalendas maias, Parilibus, qui dies festus erat, urbs Roma conditur a geminis fratribus Romulo et Remo.Qui mox contendentes de nomine imponendo urbi convenerunt, ut scribit Titus Livius , ut cui maius auguriumeveniret, is urbi nomen daret.Cum Remo VII vulturesvenissent augurio, Romulo venere
| | LIVIOI,6,4- 7,3:«...inde foedum certamen... ut di quorum tutelae ea loca essent auguriis legerent, qui no- men novae urbi daret... Priori Remo augurium venisse fertur, sex vultures; iamque nuntiato augurio cum duplex numerus Romulo se ostendisset... Inde cum altercatione congressi certamine irarum ad caedem vertuntur... Ita solus potitus imperio Romulus; condita urbs conditoris no- mine appellata» | |
MARTINPOLONO:«Nam
sicut dicit Titus Livius , cum fratres
gemelliessent et eiusdem etatis, quis
eorum conditam urbem tanquam senior
regeret, condixerunt ut per augurium determinaretur.
Cumque... priori Remo dicuntur apparuisse
7 vultures ; Romulo vero cum duplex
numerus vulturum se osten-
disset,... et sic in seditionem
versi, Remus in turbaocciditur... cum Romulus solus
regnaret...» 8.
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