1. G. Zanella L'eresia catara fra XIII e XIV secolo: in margine al disagio di una storiografia BISI 88 (1979) 239-58.
2. G. Zanella Malessere ereticale in Valle Padana RSLR 14 (1978) 341-90.
3. R. Orioli Fra Dolcino. Nascita, vita e morte di un'eresia medievale , Milano, Europìa-Jaca Book 1983 (Le origini: storie e cronache 4) 31.
4. Vedi anche M. Giansante Eretici e usurai. L'usura come eresia nella normativa e nella prassi inquisitoriale dei secoli XIII-XIV. Il caso di Bologna RSLR 23 (1987) 196:«Fra i molti disagi che affliggono da qualche tempo gli studiosi dei fenomeni ereticali - ci si riferisce in particolare agli studi sull'Italia padana nel periodo tardo-comunale - il più grave forse, in quanto disagio strutturale, deriva dall'impossibilità di definire in modo univoco il concetto di eresia, cioè di quel nucleo magmatico in cui si fondono elementi dottrinali eterodossi, atteggiamenti sociali non conformisti e, negli studi più recenti, malesseri esistenziali di varia natura, e conseguentemente dalla difficoltà di collocare entro schemi giuridici precisi le competenze degli organi istituzionalmente preposti alla lotta all'eresia», con rimando esplicito allo scrivente; i corsivi sono miei.
5. Napoli, Morano 1980, 145. Cf. per i «molteplici volti» G. G. Merlo Eretici ed eresia medievali Bologna, Il Mulino 1989 (Universale Paperbacks 230) 7:«... il moltiplicarsi delle esperienze religiose in mille direzioni...».
6. G. G. Merlo Valdesi e Valdismi medievali. Itinerari e proposte di ricerca Torino, Claudiana 1984 42.
7. L. Paolini Eretici del Medioevo. L'albero selvatico Bologna, Pàtron 1989 (Il mondo medievale. Studi di storia e storiografia. Sezione di storia delle istituzioni della spiritualità e delle idee diretta da O. Capitani 20) 51.
8. F. Lomastro Tognato L'eresia a Vicenza nel Duecento. Dati, problemi e fonti Vicenza, Istituto per le ricerche di storia sociale e di storia religiosa 1988 (Fonti e studi di storia veneta 12) 71-72.
9. L. Paolini Gli eretici e il lavoro: fra ideologia ed esistenzialità , in Lavorare nel Medio Evo. Rappresentazioni ed esempi dall'Italia dei secc. X-XVI , Todi, Accademia Tudertina 1983 (Convegni... 21), 115 nota n. 3.
10. Merlo Eretici... cit. 92.
11. Orioli Fra Dolcino... cit. 9.
12. Ibid. 10.
13. Accettazione piena in Giansante Eretici e usurai... cit. 198, con l'aggiunta:«Non sembra infatti altrimenti, e più concretamente, definibile l'eretico come oggetto dell'attività repressiva inquisitoriale...».
14. R. Orioli Venit perfidus heresiarcha. Il movimento apostolico-dolciniano dal 1260 al 1307 Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo 1988 (Studi storici 193-96) 9 nota n. 11: "Se in Capitani, più prudente e, tutto sommato, mai addentratosi a fondo nel terreno ereticale, la tara eterodossa potrebbe essere intesa con la doppia valenza di sintomo e di conseguenza di un malessere individuale nei confronti del quotidiano e, ad un tempo, di scelta 'di contro' e di reazione a tale realtà, in altri, una volta giustamente rifiutati, ai fini dell'individuazione dell'eresia, aforismi dialettici ed etichettamenti teorici, il malessere viene esasperato al punto da divenire non più soltanto - od anche - causale determinante o condizionante ma stato esistenziale d'irrisolvibile quotidianità e si perviene, in sostanza, ad una negazione dell'effettiva realtà dell'eresia, intesa come scelta cosciente ed autonoma di vita», con rimandi a O. Capitani Crisi epistemologica e crisi di identità: appunti sulla ateoreticità di una medievistica SM s. 3a, 18, 2 (1977)) 964 nota n. 6 ed ai lavori eresiologici dello scrivente.
15. Orioli Fra Dolcino... cit. 17.
16. E vedi ancora G. G. Merlo «Cura animarum» ed eretici , in Pievi e parrocchie in Italia nel basso medioevo (sec. XIII-XV) , Atti del VI Convegno di Storia della Chiesa in Italia (Firenze, 21-25 sett. 1981), I, Roma, Herder 1984 (Italia sacra 36), 549:«... il concetto di eresia si dilata fin a comprendere in un indifferenziato orizzonte qualsiasi disobbedienza e ribellione alla chiesa di Roma», e Giansante Eretici e usurai... cit. 197:«... le eresie sfumano drasticamente i loro contenuti teologici per risolversi quasi esclusivamente in comportamenti devianti, in "eresie", dove l'uso delle virgolette sembra denunciare nell'eresiologo una sorta di affezione nostalgica verso più tradizionali e dogmatiche concezioni dell'eterodossia».
17. Paolini Eretici... cit. 50 e 52. Cf. anche 119:«L'inquietudine religiosa e culturale, alimentata dai contrasti e dalle tensioni di una società continuamente perturbata; l'aspirazione stessa a raggiungere, al di là della presente instabilità, una salvezza certa, crearono le condizioni psicologiche di un'apertura, religiosa ed esistenziale, e per nulla filosofica e dotta, a concezioni dualistiche...».
18. G. Gonnet Casi di sincretismo ereticale in Piemonte nei secoli XIV e XV BSSV 108 (1960) 3-36; G. G. Merlo Sopravvivenze ereticali e nuovi fermenti eterodossi del Trecento BSBS 75, 1 (1976) 1-93; Merlo Eretici e inquisitori nella società piemontese del Trecento Torino, Claudiana 1977.
19. Orioli Fra Dolcino... cit. 31:«...Paolini conclude che non è possibile sostenere l'appartenenza dei catari bolognesi ad una chiesa anziché ad un'altra;... a conclusioni simili perviene Merlo per i valdesi;... noi stessi siamo costretti [nota! G. Z.] a prendere atto che nei testi processuali di Bologna l'anno 1300 crea una frattura per cui, fatte poche eccezioni, fino a tale data gli eretici sono catari e poi troveremo soltanto dolciniani;... leggendo il processo di Pietro di Lugo non riusciamo a definirlo dolciniano più che segarelliano o beghino;... l'Oliger attribuisce alla primitiva militanza apostolica gli errori del fondatore della setta dello Spiritus Libertatis di Montefalco;... il beghino Guglielmo Ruffi sostiene di aver appreso da italiani la prova della castità;...il Clareno, i cui seguaci sono tacciati di dolcinianesimo, definisce il Novarese dementatus a dyabolo ;... il valdese Giacomo di Chieri proclama Gerardo Segarelli capo del mondo e della Chiesa...». Vedi anche Merlo Eretici... cit. 53:«In Italia settentrionale... i gruppi valdesi sono assai più articolati, non si oppongono ai catari, vivono talvolta in comune con altri dissidenti»; 57:«nel 1203 in una casa del contado veronese vivevano in comune umiliati, poveri di Lione e catari».
20. E' perfino malessere che genera malessere: Merlo Eretici... cit. 87:«Eretici ed eresie venivano inclusi tra le ragioni di malessere».
21. Merlo «Cura animarum... cit. 541:«Il tentativo di seguire la via della microanalisi si rivela non molto fruttuoso... ».
22. Per quel che riguarda la nota di p. 281, in Orioli Venit... cit., in cui si dice:«La lectio Beroa preferita a Berna, inizialmente comunicataci da Zanella, appare giusta; infatti, benché l'editore non senta la necessità d'avvertirlo e non si soffermi punto su di esso, il problema concernente Guglielmo di Beroa, giurista bergamasco, uno dei firmatari della condanna del Pungilupo, podestà a Parma nel '302 e a Vercelli nel secondo semestre del '307 non è affatto «una assoluta novità» (Zanella, Itinerari ereticali , p. 47) ma era già stato da tempo affrontato», debbo osservare che non vedo perché avrei dovuto soffermarmi su quel passo in un lavoro dedicato a tutt'altro (è scritto esplicitamente nel luogo indicato che fornisco il testo «ad utilità dell'eresiologo»): più che segnalarlo, in anteprima, al più diretto interessato? Quanto all'«assoluta novità» è scritto chiaramente nel mio lavoro che la novità riguarda la testimonianza della glossa: non accenno neppure a Guglielmo di Beroa.
23. L. Paolini Domus e zona degli eretici. L'esempio di Bologna nel XIII secolo RSCI 35, 2 (1981) 371-87; Paolini Gli eretici e il lavoro... cit.
24. G. M. Varanini La Valpolicella dal Duecento al Quattrocento Verona, Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella 1985, paragrafo Eretici provenienti dal contado: alcune schede per la Valpolicella , 126-28; Varanini La chiesa veronese nella prima età scaligera. Bonincontro arciprete del capitolo (1273-1295) e vescovo (1296-1298) Padova, Università di Padova - Dipartimento di Storia 1988 passim.
25. Il pensiero ereticale nella Marca Trevigiana e a Venezia dal 1200 al 1350 Abano Terme, Francicsci 1984, 8.
26. O. Capitani Introduzione a Medioevo ereticale Bologna, Il Mulino 1977, 22.
27. Orioli Venit... cit. 11.
28. Ibid. 12.
29. Ibid. 12-13.
30. Ibid. 224.
31. Ibid. 244-45.
32. Ibid. 225.
33. Ibid. 13-14.
34. Ibid. 45.
35. Ibid. 46.
36. Ibid. 46-47; e vedi anche 134:«Da un iniziale ascolto di parole belle e convincenti, semplici e suggestive, nascevano la fede e la speranza. Il sentirsi, grazie, grazie ad un appello alle coscienze ed in barba alle deficienze culturali, membro di un Ordine, il pensare d'essere, proprio perché in grado di distinguere bonum a malo , i veri predestinati e gli unici salvi, permetteva ai fedeli apostolici, grazie alla loro fede, e grazie soltanto ad essa, di divenire qualcuno nel mondo e nella storia».
37. Ibid. 163-64.
38. Dino Compagni Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi , ed. I. Del Lungo, RIS2 9/2 (1913) I,13.
39. Orioli Venit... cit. 54-55.
40. Ibid. 108.
41. Ibid. 54.
42. Ibid. 112-13.
43. Ibid. 112.
44. Ibid.
45. Ibid. 112-13.
46. Ibid. 130.
47. Ibid. 134.
48. Ibid. 116-17.
49. Ibid. 124.
50. Ibid.
51. Ibid. 125, i corsivi sono miei.
52. Ibid. 311, con rimando a O. Capitani Crisi epistemologica e crisi d'identità: appunti sulla ateoreticità di una medievistica SM s. 3a 18, 2 (1977) 946 nota n. 6.
53. Ibid , con rimando al mio L'eresia... cit. 241 e 257.
54. Ibid. 311-12.
55. Ibid. 312.
56. Ibid.
57. Ibid. 314.
58. Ibid. 312:«... il superamento del malessere nella forma più attiva è da ravvisarsi proprio nell'adesione al dolcinianesimo, all'unico movimento, cioè, che sapesse offrire, all'epoca, un'alternativa concreta e operante al disagio socio- antropologico».
59. Ibid. 313.
60. Ibid. 123.
61. Ibid. 313.
62. Ibid. 317.
63. Ibid. 318.
64. Ibid. 318-19.
65. Orioli Fra Dolcino... cit. 30.
66. Ibid. 11.
67. Ibid. 23.
68. Ibid. 17.
69. Ibid. 29.
70. G. G. Merlo Controllo ed emarginazione della dissidenza religiosa , in Francescanesimo e vita religiosa dei laici nel '200 , Atti dell'VIII Convegno della Società internazionale di Studi francescani, Assisi 1981, 371.
71. Orioli Fra Dolcino... cit. 26.
72. Giansante Eretici e usurai... cit. 206.
73. Ibid. 219.
74. Orioli Fra Dolcino... cit. 29; Zanella Itinerari ereticali... cit. 42-44.
75. Capitani Introduzione a Medioevo ereticale... cit. 18.
76. Controllo ed emarginazione... cit. 377.
77. Ibid. 377-78.
78. Merlo Eretici... cit. 94:«... fossero profondamente convinti di essere perfetti cristiani».
79. G. G. Merlo Coercition et orthodoxie: modalités de communication et d'imposition d'un message religieux hégémonique , in Faire croire. Modalités de la diffusion et de la réception des messages religieux du XIIe au XVe siècle , Table ronde organisée par l'Ecole française de Rome, en collaboration avec l'Institut d'histoire médiévale de l'Université de Padoue (Rome, 22-23 juin 1979), Rome, Ecole française de Rome 1981 (da cui cito, anche se il lavoro è apparso anche col titolo La coercizione all'ortodossia: comunicazione e imposizione di un messaggio religioso egemonico (sec. XIII-XIV) in "Società e storia" 10 (1980)), 110-11.
80. Sulla figura di Dolcino come capo carismatico Orioli Venit... cit. 13.
81. Merlo Controllo ed emarginazione... cit. 379.
82. Ibid. 385.
83. G. G. Merlo «Cura animarum... cit. 553-56. Cristallino il caso di Ferrara, per cui vedi il mio Itinerari ereticali... cit. 14-38, ma limpido anche quello di Milano nell'occasione della vicenda di Guglielma, per cui vedi da ultimo Merlo Eretici... cit. 113-18.
84. Merlo Coercition et orthodoxie... cit. 103.
85. G. G. Merlo Pietro di Verona - S. Pietro martire. Difficoltà e proposte per lo studio di un inquisitore beatificato , in Culto dei santi, istituzioni e classi sociali in età preindustriale , a cura di S. Boesch Gajano e L. Sebastiani, L'Aquila-Roma, Japadre 1984, 471-88.
86. A tal proposito non si insisterà mai abbastanza sulla necessità che l'uso delle fonti deve essere rigoroso; per una esemplificazione si vedano le significative varianti delle traduzioni della lettera di Evervino di Steinfeld a Bernardo da Chiaravalle in Merlo Eretici... cit. 39-40 e Paolini Eretici... cit. 124; altri paralleli nel primo 52, 57, 83-84, 93, 102 e rispettivamente nel secondo 87, 98, 90, 131, 104-05.
87. Zanella Itinerari ereticali... cit. 11.
88. Dalarun cit. 647.
89. Nota che il Dalarun ripropone l'indecisione della data, 2 ottobre 1184 o 1185, a proposito della lettera di Lucio III, ripetendo il Mussoni, quando già nel mio Itinerari ereticali... cit: 5 (che risale al 1981, benché il lavoro sia stato pubblicato solo nel 1986, come si dice chiaramente a p. 45 nota *) ed in Padovani cit. 357, si forniva senza più esitazione la data del 1185; fra l'altro nella nota relativa il Dalarun rimanda alla Ad abolendam , che è del 4 novembre 1184, la quale può precedere la lettera al vescovo di Rimini solo se quest'ultima è del 1185! Di passaggio avvertiremo che si deve correggere anche l'Inghiramo da Modena di p. 646 in da Magreta ed il «frater Regerius de Parma» a p. 656 in Rogerius.
90. Dalarun cit. 647-48.
91. Ibid. 649.
92. Ibid. 652.
93. Zanella Itinerari ereticali... cit. 47; anche l'anno non è sicuro, 1266 o 1267, vedi ibid. 21.
94. Dalarun cit. 659.
95. Ibid. 661-74.
96. L'inquisizione del podestà. Disposizioni antiereticali negli statuti cittadini dell'Italia centro- settentrionale nel secolo XIII "Clio" 21, 3 (1985) 345-93.
97. E non solo fino al 1220, come credeva Manselli.
98. Padovani cit. 357.
99. Ibid. nota n. 39, con l'osservazione pertinentissima:«crimini sui quali il comune rivendicava piena competenza».
100. Ibid. 357-59.
101. Patari in Umbria: lo «status questionis» nella recente storiografia "Bollettino dell'Istituto Storico Artistico Orvietano" 39 (1983) [ma 1988] 37-54. Per una interpretazione più "politica" sembrava orientato G. G. Merlo Tensioni religiose agli inizi del Duecento. Il primo francescanesimo in rapporto a tradizioni eremitico-penitenziali, esperienze pauperistico-evangeliche, gruppi ereticali e istituzioni ecclesiastiche , Torre Pellice 1984, 30-31.
102. Padovani cit. 359.
103. Ibid. 360 e nota n. 48.
104. Ibid. 361.
105. Recensione al mio Itinerari ereticali... cit. di A. Patschovsky, DA 43,1 (1987) 289.
106. Recensione al mio Itinerari ereticali... cit. di G. G. Merlo, CrSt 10 (1989) 187:«Ma non si dimentichi che l'asse Rimini-Verona è ai margini di quel mondo padano in cui più vitali furono le esperienze eterodosse: e non è detto che altrove le cose stiano nella stessa maniera»; ma non avevo scritto:«Avvertito che mi limito all'area qui presa in esame» (Zanella Itinerari... cit. 44? Ma vedi ora per Vicenza Lomastro Tognato cit. 54-55:«fino all'entrata dell'inquisizione in città l'eresia è certo diffusa, ma non essendo perseguita, non risulta nella documentazione se non incidentalmente. Dopo la fine del regime ezzeliniano, invece, e soprattutto dalla custodia padovana in avanti, grazie ad un tribunale inquisitoriale che lavora alacremente, i casi di eresia sembrano moltiplicarsi fino a raggiungere il culmine tra la fine del secolo e l'inizio del Trecento». E lo stesso Merlo Valdesi... cit. 42:«E allora le «Valli Valdesi»? Per ora occorre limitarsi a constatare che le prime notizie di condanne «de vaudixia» di individui di quell'area si trovano soltanto verso la fine degli anni novanta del XIII secolo. di più non si può dire».
107. O. Capitani Legislazione antiereticale e strumento di costruzione politica nelle decisioni normative di Innocenzo III "Bollettino della Società di Studi Valdesi" 140 (1976) 42.
108. Padovani cit. 362-65.
109. Ibid. 366.
110. Ibid. 367.
111. Ibid. 373-74 nota n. 91. Ma per Pinerolo vedi anche Merlo Valdesi... cit. 40-41.
112. Ibid. 377.
113. Ibid. 379.
114. Ibid. 379-90 nota n. 110.
115. Ibid. 381.
116. Ibid. 381-82.
117. Ibid. 383-85.
118. Merlo Valdesi... cit. 39.
119. Itinerari ereticali... cit. 40.
120. Padovani cit. 386.
121. Ibid. 387.
122. Ibid. 388, con l'importante negazione (nota n. 137) dell'opinione del Della Veneria, secondo cui«il giudizio sull'eresia spettava sempre e solo alla Chiesa».
123. Ibid. 389.
124. Ibid. 390-91.
125. Merlo Controllo ed emarginazione... cit. 384.
126. Zanella L'eresia... cit. 257.
127. Merlo Valdesi... cit. 134.
128. Merlo Eretici... cit. 126.
129. Ibid. 376.
130. Tra Due e Trecento «margini di imprevedibilità non erano quasi pensabili. Certo chi continuava a riproporre idee e comportamenti di un secolo prima può apparire marginale alle grandi correnti della storia. Tuttavia quegli uomini altro pretendevano: cioè di poter vivere in modo semplice e autentico la loro testimonianza del Cristo, e per questo erano disposti a morire» (Merlo Valdesi... cit. 144); Merlo Eretici... cit. 127:«Spontanee e autonome esperienze religiose ebbero possibilità di esprimersi fino a quando la frammentazione del potere consentì sperimentazioni in ogni campo dell'azione e del pensiero umani».
131. Merlo Eretici... cit. 86:«i "buoni cristiani" non accumulavano patrimoni fondiari, né pretendevano di esercitare diritti signorili di sorta, né intervenivano in alcun modo nella vita pubblica. Non c'era ragione di preoccuparsi della loro presenza, né di adeguarsi alle pretese delle gerarchie ecclesiastiche». Riassuntivo, ma chiaro, M. Giansante L'inquisizione domenicana a Bologna fra XIII e XIV secolo "Il Carrobbio" 13 (1987), 219-29.
132. Zanella Itinerari ereticali... cit. 35-38.
133. Dopo il mio intervento in merito, L'eresia catara... cit. 21-22, soprattutto nota n. 28, ora si può leggere Merlo «Cura animarum... cit. 550:«Nessuno può oggi pensare che la vittoria della chiesa cattolica romana su chiese e movimenti ereticali sia prima di tutto derivata, specialmente in Italia, dal successo di operazioni repressive giudiziarie o militari».
134. Oltre a quanto detto, si veda il caso del tutto emblematico di una altro "nido" di eretici, Cuneo: G. G. Merlo Note sugli eretici del Cuneese nel basso medioevo "Bollettino della Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici della Provincia di Cuneo" 85 (1981) 325-37.
135. Paolini Eretici... cit. 123:«Il catarismo dunque non rimase un movimento di idee relegate in gruppi isolati, ma si diede una strutturazione istituzionale per chiese, diocesi e diaconie, costituendosi come "antichiesa" alternativa a quella romana... Pur nella frammentarietà e divisione... i catari, e solo essi fra gli eretici, realizzarono un complesso di antichiese, con proprie gerarchie, ricalcando il modello cattolico».
136. Itinerari ereticali... cit. 19-20,21-22, 38-38, 41-43. Sul fantomatico Belasmagra è inevitabilmente scivolato, sulla scorta di Dondaine e Borst, anche Marangon cit. 19-20. Un altro caso di attribuzione da parte di Borst, Violante, Manselli di «un valore quasi istituzionale francamente non accettabile» segnalato in Merlo Valdesi... cit. 36-37, ma vedi anche 38.
137. Merlo Coercition et orthodoxie... cit. 111.
138. Merlo Tensioni religiose... cit. 62.
139. G. Zanella Armanno Pungilupo, eretico quotidiano "Atti dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna. Cl. di sc. mor. Rendiconti" 66,1 (1977-78) 153-64.
140. Merlo Valdesi... cit. 141.
141. Merlo Tensioni religiose... cit. 71.
142. Merlo Valdesi... cit. 17.
143. Ibid.
144. Ibid. 41.
145. Ibid. 23, e si veda l'esemplificazione limpida:«Si generano ripensamenti e fratture, si cercano strade nuove in direzione ortodossa o eterodossa, si creano aggregazioni mutevoli: dai poveri di Lione si staccano i poveri lombardi, dai quali a loro volta si separano i cosiddetti "illi de Prato"; successivamente altri gruppi si allontanano dalla primitiva esperienza valdese, raccogliendo individui provenienti da correnti diverse e assumendo, attraverso l'accordo col papato, peculiari identità e denominazioni - "poveri cattolici", "poveri riconciliati"»: questo è ciò che avviene in realtà, altro che confondere nel "sincretismo".
146. Ibid. 21.
147. Recensione al mio Itinerari ereticali... cit. 187; e ibid. :«"Itinerari ereticali", dunque, ma tenendo conto che gli spazi in cui essi si snodano sono determinati dall'orografia e dalla rete stradale generate dall'istituzione ecclesiastica egemone».
148. Merlo Eretici... cit. 19.
149. Orioli Venit... cit. 164-65.
150. Merlo Valdesi... cit. 36.
151. Merlo Eretici... cit.. 63, 64, 66; già nel mio Malessere... cit. 388-89 avevo scritto:«La preoccupazione di fondo non è quella dell'istruzione nell'ortodossia dell'eretico, ma che 'faccia' qualche cosa che lo tenga nella norma, che lo occupi...». A proposito di Pungilupo Merlo Eretici... cit.. 109-10:«Tutti hanno ragione e tutti hanno torto: gli uni a definirlo eretico e gli altri a ritenerlo santo. Quell'esperienza si muoveva lungo il progetto pragmatico di una religiosità del "fare": il centro della consapevolezza stava nel compiere "opere buone"».
152. Capitani Introduzione a Medioevo ereticale cit. 8 nota n. 2.
153. Lomastro Tognato cit. 39, 120-21.
154. Ibid. 176-77.
155. Ibid. 39 e 121.
156. Cf. Merlo Valdesi... cit. 143:«Dal punto di vista teologico-dottrinale è assai difficile ritenerli eretici: eppure morirono sul rogo, condannati dal tribunale dell'inquisizione. Non si pensi però ad un tragico equivoco, né a una volontà persecutoria da parte di magistrati ecclesiastici fanatici e ottusi... Tra gli sviluppi dell'istituzione ecclesiastica egemone e la volontà di testimonianza dei valdesi e dei loro seguaci c'era un'incompatibilità soggettiva , nel senso che, agli inizi del XIV secolo, la chiesa cattolico-romana non tollerava disobbedienze di sorta, nemmeno l'autonomia religiosa e umana di individui che non ne disconoscevano le funzioni e autorità, purché funzioni e autorità fossero sottoposte alla superiore volontà di Dio. E' tutto semplice e nel contempo tremendamente complesso».
157. Ma almeno mi concederà la Lomastro che alcuni degli eretici vicentini erano di «nobili famiglie estinte» e di ex «potenti in città» (Lomastro Tognato cit. 51).
158. Ibid. 52.
159. Ibid. 54:«Dalla nostra documentazione non si può presumere di ricavare nulla più che degli interrogativi».
160. Ibid. 54.
161. Merlo Eretici... cit. 111:«per lui non è in giuoco un'ortodossia tutta giuridica e intellettuale, sono in giuoco i valori profondi di una religiosità che deve esprimersi in atti di bene, indipendentemente dalla collocazione sociale e "ideologica" dei destinatari degli atti. Armanno è un militante della misericordia cristiana, non il membro di una chiesa o una setta eterodossa: egli sperimenta in modo individuale, non individualistico, la "libera costrizione" del messaggio cristiano che lo porta in contatto con persone e gruppi nei quali vedeva un'ispirazione analoga».
162. Merlo Valdesi... cit. 143.
163. Ibid. 132.
164. Ibid. 144:«Il discorso sull'ortodossia o sull'eterodossia dei valdesi passa in seconda linea: ciò che importa è la differenza di proposte cristiane».
165. Recensione al mio Itinerari ereticali... cit. di Merlo cit. 187.
166. Malessere... cit. 390.
167. Eretici... cit. 102.
168. Ibid. :«Rimane la certezza che gli eretici (il termine deve essere preso dal punto di vista strettamente storico) entrarono in un giuoco troppo grande per loro, in un giuoco le cui regole sembra che essi nemmeno comprendessero. Lo sforzo di taluni storici contemporanei (e tra essi lo Z[anella]) è di non lasciarsi trasportare su piani di analisi inadeguati alla natura dell'eresia del secondo medioevo: cercando di capire invece come, dove e quando si sviluppi la vicenda del singolo eretico concretamente inserita in una società e idealmente motivata da valori e crisi».