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Gabriele Zanella

Salvezza personale o salvezza di gruppo o salvezza di tutti? La società del basso medioevo è indubitabilmente tuttacristiana. In quella fede tutti si riconoscono. Ma è anche una società religiosa? 99 su 100 credono in Dio; ma la Chiesa? Gli eretici sono coloro che non hanno punto, o poca, fiducia nell'operato di questa Chiesa, ricca, compromessa con i potenti, essa stessa potente nel suo apparato di possessi, di gerarchia, di egemonia culturale e spesso politica. Il messaggio evangelico è normalmente pensato come altro da questo. Per cui l'incoerenza degli uomini di chiesa risulta evidente, la credibilità dei frati predicatori, che pure tengono banco in tutte le città, modesta. Soprattutto la via predicata per la salvezza non li convince. Bisogna fare, non parlare. Bisogna stringere i rapporti con gli altri sulla base della carità, della solidarietà, degli atti quotidiani di sollecitudine, di assistenza ai bisognosi, ai malati, ai poveri. Se la sollecitudine verso il prossimo è predicata da tutti gli ecclesiastici ed i religiosi, non la si vede poi in pratica. Salimbene de Adamdice che gli eretici non servono a nulla, perché non confessano, non amministrano i sacramenti, non hanno cultura, non possono insegnare le sacre scritture, come fanno i frati minori. Eppure, combattuti su tutti i fronti, gli eretici sono insoddisfatti del mondo in cui vivono, e lo vorrebbero diverso.
Le città sono piene di preti, religiosi e suore; e proprio questi sono coloro che nella stragrande maggioranza dei casi hanno meno senso del prossimo, meno senso della comunità e dei bisogni degli altri, dunque meno cristianesimo reale. Il giudizio non potrebbe essere più severo. Chi è estraneo ai giochi politici, di potere, di arricchimento, delle scuole, è una minoranza, ma è presente, e vive nell'insensibilità della classe dirigente. Di fronte al moltiplicarsi dei trattati di etica politica rivolti ai governanti cittadini, si assiste al tramonto di ogni etica nel prevalere degli interessi di parte. "Pace! Pace!" invocano i frati, ed è sempre scontro. Crescono gli episodi di illegalità e di prevaricazione, di fronte ai quali si è per lo più impotenti, "le leggi vi son ma chi pon mano ad elle?" lamenta Dante. Le parrocchie sono dei distributori di sacramenti, ma non si preoccupano "dell'uomo intero". Dov'è la giustizia sociale, l'impegno delle istituzioni nel tutelare il bene comune? Remigio de Girolami sostiene che quello è l'alto compito del

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