| | quanto sappiamo della prima. La cultura di chi condannava per eresia è il solo strumento per conoscere quella di chi subiva la condanna, poiché gli eretici, non intenzionalmente - è naturale -, non ci hanno lasciato pressoché nulla, se non le testimonianze dei loro interrogatori e delle loro vicende esistenziali, ma anche queste per la via mediata e comprensibilmente viziata degli inquisitori. Non ci hanno lasciato poco, non ci hanno lasciato niente: La culture était pour eux un luxe inutile et dépourvu de sens. Le véritable humanisme leur est étranger... Les cathares ne sont pas des philosophes, leur mythologie embrouille leur pensée... L'art, qu'il fût profane ou sacré, laisse les cathares indifférents... La culture duMoyen Age ne leur est redevable qu'en matière de religion. Ils furent les instigateurs d'un vaste mouvement d'ensemble auquel il communiquèrent, dans ses détails, leur dynamisme, mais n'apportèrent aucune pensée créatrice. Questo severo giudizio di Arno Borst 1mantiene dopo mezzo secolo il suo valore, per quanto una serie molto nutrita di studi successivi l'abbia contestato, ridotto, precisato. Tuttavia ciò non significa che nonsia legittimo parlare in generale della loro cultura, che, seppure priva dioriginalità, informò il loro comportamento, attrasse molti, sollecitò soprattutto gli avversari a sviluppare in direzione polemica o difensiva attenzione, riflessione, iniziativa. Se intendiamo, vogliamo dire, come loro cultura non la somma delle conoscenze (religiose, filosofiche, artistiche...), ma le idee guida che trovano nella loro vicenda quotidiana realizzazione e significato pieno. Non trascureremo quanto della cultura normalmente intesa del tempo divenne loro patrimonio, ma la considereremo non caratterizzante, un portato per così dire naturale dell'ossatura delle loro convinzioni, per lo più inconsapevoli, un dato oggettivo e non significante della loro esperienza, alla pari, per intenderci del loro vocabolario, o delle abitudini alimentari o di frequentazione sociale. Fonti scritturistiche Il fondamento del principio d'opposizione tra Bene e Male, idea 1A. BORSTLes Catharestrad. fr. a c. di Ch. Roy (dell'originale Die KatharerStuttgart 1953) Paris 1974 191-92. | | |