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Ritrovandose andare zoxo per Po
de Lombardia circha 6000 fanti, in nave, del re de Franza, per andare
in Romagna in alturio del duca Valentino, arivòn al Bondeno e incontinenti
messeno la hostaria e li borgi a sachomano,
poi intròno da uno lado del Bondeno per certo rotorio in lo castello
e sacomanòno tuto il castello e caxe de robbe portative e amazòno
più persone, fre le quale fu amazato
messer Baptista Bendedeo, doctore de leze ferrarese, e lo capelano de
la chiesia con dui altri preti, e forno ferite
più persone e amazade circha dodexe. E tèneno il castello
tuta la nocte a soa posta, pur lo dì seguente se partìno
lassandolo vodo 30.
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Venri,
a dì XVI dicto, fu posto suso il campanile nuovo de marmoro del
vescoato de Ferrara la campana nuova grossa,
nominata Sanctina, pesata 6350 libre, in loco di un'altra prima che se
rupe tolendola zoxo del campanile vechio,
et lo ingegnero a tirarla suso fu mastro Rigeto dal Bondeno de Ferrarexe
31.
La questione del nome e delle origini
Le
discussioni storiografiche circa il nome e l'origine di Bondeno sono state
rapidamente riassunte dal Ferraresi 32,
che tuttavia non procede molto oltre rispetto a quanto ne scriveva Francesco
Erri nella sua storia di Cento 33.
Tra i tanti
protagonisti pochi sono quelli veramente degni di ricordo, e tra i pochi
nessuno raggiunge la profondità a cui arriva Pellegrino Prisciani.
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29Diario
ferrarese 236. Poi l'autore del Diario
ricorda l'invio di un messaggero al re di
Francia da parte del
duca, ma non dice altro, mentre è certo che si poté ottenere
solo delle scuse formali (FRIZZIIV
196); la ragione dell'omissione sta forse nel fatto che con gli alleati
«bisognava havere patientia»!
30ZAMBOTTI294.
31Diario
ferrarese 215-16.
32G.
FERRARESIStoria
di Bondeno. Raccolta di documenti I Rovigo,
Ist. Padano di Arti Grafiche
1963 (=1982) 36-38, 81-83, 104-07.
33Il
tributo del Ferraresi all'Erri, come anche una certa disinvoltura nelle
citazioni, è evidente: G. F.
ERRIDell'origine
di Cento e di sua PieveBologna, della Volpe 1769 (=1971)
76-77: «Non senza ragione pretende l'erudito Signor Abate Frassoni,
che la sua Terra del Finale fosse fin da quei tempi scoperta
dall'acque, siccome lo era certamente il Bondeno. Eppure ivi vicino era
il maggior fondo di quel gran seno d'acque,
come abbastanza lo dimostra l'etimologia del Bondeno, già chiamato
Bondimacum, o Bondicomacum, come di sopra di è detto,
che in linguaggio dei Liguri, per sentimento di Prisciano, e di altri,
significa senza fondo; asserendo anche Plinio, che nella lingua
antica gallica significa profondo; ed il Biondo, parlando del Finale,
dice così = Infra est Finale Oppidum, ad quod, tamquam diximus,
Reno, Scultenna, Formigine, & plerisque
torrentibus coeuntibus fossam efficiunt Fistorenam, ultima Padusae ostia
facientem apud Bondenum»;
FERRARESI105:
«L'Erri nella sua Storia di Cento
scrive: "L'etimologia del Bondeno è da Bondimacum
o Bondicomacum che in linguaggio dei Liguri per sentimento
di Prisciano, e d'altri, significa profondo"». L'ultima messa a
punto sulla questione in A. BENATIAppunti
di toponomastica medievalein
Bondeno e il
suo territorio dalle
origini al RinascimentoCasalecchio
di Reno, Grafis 1988 285 ss..
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