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Sancta
Biancha suso lo arzene... Et fu anche menado da quelli del Bondeno circa
250 homini et Brunoro da Grompo et messer
Francesco, condutieri, et furno mesi in cepo in Castel Vechio... Et fu
visto che erano morti, fra Vigarano, il Bondeno et Sancta Biancha, più
di cento persone morte per dicta causa 22.
Le note di cronaca Non mancano le registrazioni relative ai pericoli derivanti dalla vicinanza del grande fiume, sia che si tratti di opere edilizie considerevoli, come nel marzo 1493:
... fu dato principio a fare de
sopra del Bondeno una grande et forte coronella per li contadini ferraresi
23,
sia che si debba semplicemente prendere atto dei danni, come il 13 giugno 1410:
cade una grande piova e terribile
con uno terribelissimo vento in tanto che discoperse de le case assai
et getòne per terra e mandò multi molini zozo per Po et
descavò multi arbori et frutari; et maximamente se fece questo
dal castello del Bondeno per fino ala badia de Sancto Bertolo 24,
o come per la rotta del 18 dicembre 1495,
che «fece male assai» 25,
e per quella del novembre dell'anno seguente 26,
e per le inondazioni di quello stesso dicembre 27.
Come non mancano le note di cronaca nera:
Domenica, a dì VIII dicto,
fu morto uno contadino al Bondeno et ferito un altro a morte, essendo
in ballo 28.
E cronaca nera, a suo modo, è anche un episodio di violenza dovuto agli eccessi della soldataglia francese, verificatosi nel novembre 1499. Questa la versione del Diario forse di Francesco da Fiesso: Marti, a dì XVIIII dicto, arrivò in Ferrara da 500 et più cavali del prefacto re, deputati a tirare la sua artelaria, et cusì grandissima multitudine de dicta sua gente, et per forza in dicto giorno a hore XXII intròno in lo castello del Bondeno, havendo buta' zozo le porte, et lì asacomanòno tuti lo homini del Bondeno, perchè furno da sei milia poltroni, et tunc lì ge amazòno messer Baptista Bendedio, doctore de lege da Ferrara di circa anni 70, et il prete di quello loco et da circa altre dieci persone. Poi butòno fuora le bandiere del papa et del re de Franza et ferirono in quello loco de molte persone et robòno et asacomanorno molte persone, et similiter feceno in dicta nocte in lo Borgo de Sancto Lucha de robare et asacomanare et sforzare le femine de altri et li subditi del | |
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22Diario
ferrarese 92-93. Più succinto il
racconto di ZAMBOTTI18:
«Ma li Velischi, che credevano
passare al Bondeno forno assaliti da li homini del Bondeno e da quelli
de la citade dal lato de drio, unde fu necessario
se butassero per la vale, per la quale andando li homini del Bondeno prexeno
messer Nicolò da Este, messer Francesco
e Bronoro da Grompo con altri capi. E forno menati questa nocte
a Ferrara...».
23Diario
ferrarese 144.
24Diario
ferrarese 7.
25Diario
ferrarese 166.
26Diario
ferrarese 189.
27Diario
ferrarese 192.
28Diario
ferrarese 213.
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