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Gabriele Zanella

1471, quando a Ferrara viene giustiziato Filippo di Cipri: un quarto del suo corpo viene esposto pubblicamente a Bondeno; gli altri al ponte di Castel Tedaldo a Ferrara, a Ficarolo, a Finale 3. Ultimo limite alla fuga del figlio del duca di Urbino è il 20 luglio 1483, nel pieno della guerra con Venezia 4. Così come è luogo privilegiato per intrattenere ospiti illustri della casa d'Este 5.

La funzione di antimurale

La seconda funzione è quella di antemurale. Già la primissima menzione di Bondeno nel Diarioforse di Francesco da Fiesso lo qualifica come «castello» 6. L'importanza strategica della fortezza era tanto evidente da essere finita in proverbio, ci assicura lo Zambotti:

Chi ha Rezenta, la Stellada o il Bonden, ha Ferrara per il fren 7

Il saldo possesso della linea fortificata Ficarolo - Stellata (Goltarasa, Rocca Possente) - Bondeno, presidiata da artiglierie e fanti, era capitale, come appare chiaramente nelle primissime fasi della guerra con Venezia, nel maggio 1482 8. Per Pietro Cirneo la difesa del luogo è talmente importante da essere affidata alle celeberrime mani del duca di Urbino Federico 9.
Il Cirneo, per la verità, forza un poco la mano, visto che sappiamo che il duca, vecchio e malato, era omai solo un fantasma del condottiero del passato, e l'ammissione che perfino Federico «vix potest», giustificata dalla presenza di una massiccia flotta veneziana, rivela comunque lo stato reale delle cose. Ma il Cirneo non avrebbe potuto fare altrimenti: la sua storia del conflitto è tutta giocata sui colori forti, sulle azioni eroiche di pochi grandiprotagonisti, ma con un sapore fortemente demodé. L'opposizione tra Ferrara è Venezia è presentata non solo come prepotenza dell'uno sull'altro, esercitata prima con pretesti che offendono il buon diritto, e poi con la falsa presentazione delle cause immediate, infine come scontro tra la barbarie e la ferocia da un lato e i modi civili dall'altro:

... neque audebant Ferrarienses cum hoste confligere; intra muros se continebant; timebant enim barbarorum saevitiam, ac feritatem. Habebant enim Veneti in eorum classe Illyricos, Dalmatas, Epirotas, Graecos, Sarmatas, Scythas, et alias barbaras nationes. Hi adeo in Ferrarienses immanitatem exercebant, ut Veneti ipsi aegre ferrent eorum mores 10.

Mentre, per converso, urbanamente furono trattati i prigionieri a Ferrara:

Per idem tempus permutatio captivorum facta est, et qui Ferrariae fuerunt, fateri se bene habitos

IMAGE imgs/Bondeno01.gif
3Diario ferrarese 75.
4Diario ferrarese 112.
5Diario ferrarese 129, 213.
6Diario ferrarese 7.
7ZAMBOTTI133.
8Diario ferrarese 98-100.
9P. CIRNEOCommentarius de bello FerrariensiRIS 21 (1732) (su cui vedi Repertorio...00- 00) 1200: «... Fridericus Urbini dux cum aliquot copiis ad Stellatam venit; ne Veneti suas ultra Padum traiiciant prohibet: Ficarolum, quod oppugnabatur, quantum potest, iuvat. Sed vix potest ob validam Venetorum classem».
10CIRNEO1199.

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