| |
1471, quando a Ferrara viene giustiziato
Filippo di Cipri: un quarto del suo corpo viene esposto pubblicamente
a Bondeno; gli altri al ponte di Castel Tedaldo a Ferrara, a Ficarolo,
a Finale 3.
Ultimo limite alla fuga del figlio del duca di Urbino è il 20 luglio
1483, nel pieno della guerra con Venezia 4.
Così come è luogo privilegiato per
intrattenere ospiti illustri della casa d'Este 5.
La funzione di antimurale
La
seconda funzione è quella di antemurale. Già la primissima
menzione di Bondeno nel Diarioforse
di Francesco da Fiesso lo qualifica come «castello» 6.
L'importanza strategica della fortezza era tanto evidente da essere finita
in proverbio, ci assicura lo Zambotti:
| | |
| |
Il saldo possesso della
linea fortificata Ficarolo - Stellata (Goltarasa,
Rocca Possente) - Bondeno,
presidiata da artiglierie
e fanti, era capitale,
come appare chiaramente nelle primissime
fasi della guerra con Venezia, nel maggio 1482 8.
Per Pietro Cirneo la difesa del luogo è talmente importante da
essere affidata alle celeberrime mani del duca di Urbino Federico 9.
Il Cirneo, per la verità, forza un poco la mano,
visto che sappiamo che il duca, vecchio e malato, era omai solo un fantasma
del condottiero del passato, e l'ammissione che perfino Federico «vix
potest», giustificata dalla presenza di una massiccia flotta veneziana,
rivela comunque lo stato reale delle cose. Ma il Cirneo non avrebbe potuto
fare altrimenti: la sua storia del conflitto è tutta giocata sui
colori forti, sulle azioni eroiche di pochi grandiprotagonisti,
ma con un sapore fortemente demodé. L'opposizione tra Ferrara è
Venezia è presentata non solo come prepotenza dell'uno sull'altro,
esercitata prima con pretesti che offendono il buon diritto, e poi con
la falsa presentazione delle cause immediate, infine come scontro tra
la barbarie e la ferocia da un lato e i modi civili dall'altro:
... neque audebant Ferrarienses
cum hoste confligere; intra muros se continebant; timebant enim barbarorum
saevitiam, ac feritatem. Habebant enim Veneti in eorum classe Illyricos,
Dalmatas, Epirotas, Graecos, Sarmatas, Scythas,
et alias barbaras nationes. Hi adeo in Ferrarienses immanitatem exercebant,
ut Veneti ipsi aegre ferrent eorum mores 10.
Mentre, per converso, urbanamente furono trattati i prigionieri a Ferrara: Per idem tempus permutatio captivorum facta est, et qui Ferrariae fuerunt, fateri se bene habitos
3Diario
ferrarese 75.
4Diario
ferrarese 112.
5Diario
ferrarese 129, 213.
6Diario
ferrarese 7.
7ZAMBOTTI133.
8Diario
ferrarese 98-100.
9P.
CIRNEOCommentarius
de bello FerrariensiRIS 21 (1732) (su cui
vedi Repertorio...00- 00)
1200: «... Fridericus Urbini dux cum aliquot copiis ad Stellatam
venit; ne Veneti suas ultra Padum traiiciant
prohibet: Ficarolum, quod oppugnabatur, quantum potest, iuvat. Sed vix
potest ob validam Venetorum classem».
10CIRNEO1199.
| | |